Il digitale in Italia: Campania ancora in ritardo

A che punto è la transizione digitale nel nostro Paese? Quali sono le nuove competenze chiave richieste dal mondo del lavoro? Quali le tecnologie che guideranno il futuro? Proviamo a rispondere insieme a queste domande, guardando le ultime statistiche.

Se fosse il momento delle pagelle e se la transizione digitale fosse una materia scolastica, l’Italia risulterebbe se non bocciata almeno rimandata a settembre. Il ritardo che il nostro Paese ha ormai maturato nei confronti del resto d’Europa è sempre più netto e la pioggia di fondi che sta arrivando, tramite il PNRR, non è detto che riuscirà a sanare la situazione.

Un ritardo che si riscontra anche all’interno del nostro stivale, con grandi differenze, ovviamente, tra nord e sud sia per quanto riguarda l’alfabetizzazione informatica e la conoscenza della Rete che per quanto riguarda il mercato del lavoro.

I dati della Campania

A fotografare il mercato digitale in Italia è stata l’ultima ricerca condotta da Anitec Assinform, che in una sezione si occupa proprio di competenze digitali e di mercato. L’ambito dove le lacune italiane sono maggiori e quindi anche dove la richiesta di figure professionali è più ampia è quello relativo agli Advanced Analytics, alla Cybersecurity, alle architetture Cloud e ai Big Data Specialist.

Nel secondo semestre del 2021 tra Lombardia, Lazio e Campania sono stati oltre 25 mila gli annunci di lavoro di questo tipo ma se la regione lombarda vanta la bellezza di 17 mila offerte di mercato digitale, nella nostra regione sono appena 1.700. Una fotografia abbastanza eloquente dello stato dell’arte in Campania.

Un esempio da seguire

Occorre quindi guardare a nuovi modelli di sviluppo digitale, come ad esempio quello applicato dal comparto del gioco pubblico. L’esperienza del lockdown ha forzato ulteriormente la transizione al digitale, pertanto tutte le piattaforme di gioco online che operano regolarmente in Italia hanno colto la palla al balzo per cambiare radicalmente la propria strategia di crescita e di produzione. Al centro, adesso, ci sono la tecnologia, il marketing online, l’Intelligenza Artificiale e l’uso dei Big Data. Tutte tecnologie usate tanto per aumentare i profitti quanto per tutelare, proteggere e rendere migliore l’esperienza di gioco degli utenti.

È in questo senso che deve andare, e in parte sta andando, la società italiana. Ma adesso serve fare un grande sforzo in formazione e in programmazione. Perché la transizione digitale non avverrà di certo da sola.

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