Lo sviluppo del Sud dal connubio innovazione e politica

In primis, noi diciamo che nel Mezzogiorno occorre fare una scelta di campo precisa verso settori e attività, ad elevato contenuto tecnologico e innovativo, guardando a quanto è già presente sul territorio, per farne un punto di traino della stessa realtà territoriale. Ancora, le Università di ricerca e alta formazione del Mezzogiorno hanno quindi, la responsabilità e l’opportunità unica di dimostrare di saper svolgere, in modo corale ed essenziale il ruolo di driver, nell’attrarre ed aggregare le altre componenti dell’ecosistema dell’innovazione, facendo, così, del Sud, anche, un’area di sperimentazione di un nuovo modo di essere, l’università della ricerca e dell’innovazione. Peraltro, le università del Sud possono costituire sedi privilegiate per la formazione ed il training della nuova classe imprenditoriale, figlia dell’era della conoscenza innovativa e dell’internazionalizzazione. Poi, diciamo, senza mezzi termini, che l’innovazione ed il progresso tecnologico hanno un senso, solo se diventano patrimonio comune. A questo punto, non possiamo non parlare, anche, di politica, affinchè, tutti i cittadini meridionali abbiano accesso a tutti questi cambiamenti tecnologici e innovativi. In conclusione, diciamo che questa nuova sfida, che passa dalla politica, non può non prevedere un connubio, ovvero, un accordo tra innovazione e politica.

 

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