Gli elementi che fanno crescere il divario col Centro-Nord Italia

In primis, noi diciamo, senza mezzi termini, che, oggi, nel Mezzogiorno ci sono gli elementi che fanno crescere il divario con il Centro-Nord del Paese Italia. Vediamo quali sono. Dal Rapporto sulle economie territoriali realizzato dall’Ufficio Studi di Confcommercio è emerso che troppa burocrazia e poca legalità creano il declino del Mezzogiorno che resta nettamente indietro, rispetto al resto dell’Italia, ad esempio, in termini di accessibilità territoriale. Dietro l’allarme, vediamo i numeri: la burocrazia, in eccesso, la pressione fiscale, il deficit di legalità e delle infrastrutture, il poco lavoro, sono un costo altissimo che fa perdere al Paese Italia, ogni anno, 180 miliardi di Pil. Ma, attenzione, è il Mezzogiorno che paga, più del resto del Paese, la crisi economica, con il rischio, di diventare un “male incurabile”, la storica e persistente, “Questione meridionale”. Ecco un dato emergente su tutti, rilevato dal suddetto Rapporto:” Il reddito pro-capite, in Calabria, è meno della metà di quello della Lombardia (17.200 euro contro 37.500 euro, nel 2017). Ancora, a Bolzano, (Cfr. ultimi Dati Istat), possono vantare un reddito familiare doppio, cioè, di circa 33mila euro rispetto a quello della Sicilia che si ferma a quota 17.901 euro. In conclusione, noi chiediamo alla Politica nazionale che si adoperi, concretamente, affinchè, il divario, tra il Mezzogiorno e il resto del Paese Italia, a lungo andare, non diventi un “male incurabile”.

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