Turismo, Agriturismo ed Agricoltura i volani di sviluppo della Puglia

Per quanto riguarda la tipologia di presenze turistiche italiani/stranieri, la Puglia, nel 2016, sul totale nazionale, ha registrato un 5,6% di presenze italiane e l’1,5% di stranieri negli esercizi ricettivi. Un altro dato curioso riguarda il turismo dei ponti; ebbene, secondo il CNA, la Puglia è seconda, in Italia (14,2%, in un anno, +1,5%), per presenze turistiche legate al turismo dell’olio extravergine d’oliva.  Poi, per quanto riguarda l’agriturismo, in Puglia, sono 1.700 gli operatori i quali, hanno totalizzato una media di 500.000 presenze per un fatturato che, nel 2018, potranno toccare i 20 milioni di euro. Ma c’è di più. L’azienda agrituristica preserva suolo e paesaggio, dall’avanzata di cemento, incuria e degrado che ha già “bruciato” due milioni di ettari di terreno agricolo, negli ultimi vent’anni. L’agricoltura, in Puglia, è in fase di grande ripresa: la Regione Puglia ha previsto investimenti, in agricoltura, attraverso la pubblicazione del Piano di Sviluppo Rurale; nel particolare, si tratta: “di un sostegno per investimenti materiali ed immateriali finalizzati a migliorare la redditività, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole ed associate”. Sono ben 3.202 le domande pervenute alla Regione, per un totale di 144milioni di euro di investimenti, già, previsti e 620 milioni, di contributi richiesti. E dulcis in fundo, non possiamo non riportare, per dovere di cronaca, una sorta di creatività per l’agricoltura, avvenuta, a Castigliano d’Otranto (provincia di Lecce): decine di volontari sono andati, in un campo agricolo, per realizzare una semina collettiva di grano, orzo, farro e dei “miscugli”, ovvero, centinaia di semi coltivati tutti insieme, realizzando, a loro modo, questo pensiero:” Chi semina utopia, raccoglie realtà”.

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