Investimenti al Sud per la ripresa del territorio e il lavoro dei giovani

In primis, diciamo che il Governo sta provando, con il “Decreto Sud”, che prevede finanziamenti agevolati e nuovi incentivi economici, a rilanciare la ripresa del Mezzogiorno con le zone economiche speciali, benefici fiscali e finanziamenti agevolati per gli imprenditori meridionali, under 35.  In particolare, il Governo prova, così, alla ripresa del Sud: 1), attraverso strumenti studiati, su misura, per i giovani residenti nelle regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Molise, Sicilia e Sardegna, ovvero, creando un patto con i giovani e le imprese meridionali; 2) l’istituzione di una “Banca delle terre abbandonate ed incolte”, da affidare ad agricoltori senza terreni; 3) la creazione di “Zone economiche speciali”(Zes), concentrate nelle aree portuali e nelle aree ad esse economicamente collegate le quali, saranno dotate di agevolazioni fiscali aggiuntive, rispetto al regime ordinario del credito d’imposta, al Sud, 4) il “Resto al Sud” è un programma, di 1,3miliardi, che si rivolge ai giovani meridionali che non dispongono di mezzi economici propri per avviare un’attività, in proprio, nell’ambito della produzione di beni, nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato, dell’industria e alla fornitura di servizi. In conclusione, noi diciamo, senza mezzi termini, che se da un lato ci sono incentivi governativi, cumulabili che segnano una svolta per la ripresa del Sud, dall’altro lato c’è da augurarsi che diventino nuove opportunità, di crescita, per il presente e per il futuro del Mezzogiorno.

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