L'agriturismo, motore di crescita del Mezzogiorno

In primis, diciamo che natura, cucina ed arte sono i “pilastri” base, per un sostegno solido e stabile, di un Agriturismo, nelle regioni del Mezzogiorno. In particolare, fanno da traino l’ospitalità familiare, la buona cucina e la vicinanza, alle città, le attività agro-culturali; ancora, le bellezze naturali, la cultura e il buon cibo rendono le vacanze enogastronomiche, nelle aziende agricole, memorabili per i turisti spinti, dalla voglia di natura e di alimentarsi, in modo sano e di qualità. Peraltro, ha confermato l’Osservatorio di Agriturist che sono gli italiani a preferire la campagna, soprattutto, per Pasqua e Pasquetta. Un trend positivo, grazie al bel tempo, si è segnalato in Calabria: un più 10% rispetto alla scorso anno, registrando, anche, molti “ritorni” con una conferma della qualità delle strutture agrituristiche. Anche, la Sicilia attira turisti per la Pasqua con un trend +10%. Stabile il trend di presenze in Campania e Sicilia. Per la Puglia continua a crescere il suo forte appeal per l’agriturismo. A questo punto, per dovere di cronaca, dobbiamo, pure, dire che, in Puglia, l’Ordine degli Agronomi di Lecce ha rilevato inceppi per l’iter di iscrizione, da parte delle Province, per nuove aziende agrituristiche: la riforma governativa Delrio, sugli enti locali, ha tolto alle Province, alcune competenze, trasferendole ai Comuni, non ancora pronti con il Personale a svolgere le nuove funzioni, tra le quali, quelle per le iscrizioni dei nuovi agriturismi. In conclusione, diciamo, senza mezzi termini, che nel rapporto politico-legislativo, tra Regioni e Comuni, del Sud, si risolva questo inceppo procedurale per le iscrizioni delle nuove aziende dell’Agriturismo, in quanto questo “accoppiamento”, tra turismo ed enogastronomia, può essere molto vincente.                          

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