Una prospettiva per la prosperità del Mezzogiorno

L’istituzione di un Ministero per la coesione territoriale che significa, in pratica, il Ministero per il Mezzogiorno, può costituire, a nostro modesto avviso, una prospettiva per la prosperità del Mezzogiorno. Peraltro, ecco, come ha spiegato la migliore cultura meridionalista: oggi, più che mai, mentre la competizione avviene, in Europa tra le aree territoriali integrate, la Questione del Mezzogiorno deve essere questione nazionale che riguarda tutto il Paese il quale, non può stare, a pieno titolo, in Europa, con un terzo del suo territorio e dei suoi cittadini, che rappresenta una delle aree meno sviluppate del continente. A questo punto, va detto, senza mezzi termini, che la scelta governativa di puntare su nuove politiche di coesione può essere giusta, ma occorre, anche, fare in fretta, per cogliere le ultime opportunità che ci offre l’Unione Europea. In primis, diciamo che la spesa dei Fondi europei della programmazione 2014-2020, se spesi, senza ritardi, può davvero aiutare il Mezzogiorno a mettersi al passo con la crescita che si sta registrando, nelle regioni del Nord-Italia. Da un Rapporto Svimez sugli investimenti nel Mezzogiorno, è risultato che spendere i fondi europei, nel Sud, può creare una crescita economica dello 0,8%. In conclusione, noi diciamo, che il Ministero del Mezzogiorno è bene che accenda un faro sulle regioni, sulle città ed i paesi del Mezzogiorno, per conoscere e, contemporaneamente, risolvere, più da vicino, le difficili realtà del territorio.

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