Largo ai giovani del Mezzogiorno

Accendiamo un faro sulla crescita professionale e culturale di due giovani registi salentini: Fabrizio Lecce e Tommaso Faggiano. Insieme, hanno programmato, la presentazione alla Biennale di Pechino, di due lungometraggi: “Equilibri nel tempo” di Fabrizio Lecce e “L’ultimo temporale” di Tommaso Faggiano. Ebbene, a nostro modesto avviso, dalla “situazione” di questi due giovani salentini può cogliersi un importante insegnamento per i giovani creativi del Sud: se lo desiderano possono andare, anche lontano, con successo. Peraltro, va detto, pure, che una formazione globale favorisce le idee brillanti dei nostro giovani, per rientrare nel Sud ed investire. Ora, diciamo che questo faro acceso può aiutare ad osservare, con una speranza, due altre “situazioni” difficili dei giovani del Mezzogiorno: 1) disoccupati e inattivi tout-court i giovani che restano, non lavorano, non studiano, non fanno formazione, come si evince dall’ultimo Rapporto Biennale Ocse; 2) ne vanno all’estero sempre di più, in particolare, quelli che hanno tra i diciotto e trentadue anni per evitare la tristezza di un ripiego, della provvisorietà, del precariato o, peggio, ancora, della lunga disoccupazione. Ancora, un’altra pessima, “situazione” è stata rilevata per i giovani studenti del Sud nel Regno Unito: dal 2006, in poi, c’è stata una sorprendente distinzione tra “italiano”, “italiano siciliano”, “italiano napoletano” e “sardo” (Cfr.”Il Messaggero” del 13 ottobre 2016).  Infine, diciamo che una scommessa per il futuro dei giovani del Mezzogiorno è creare incubatori d’impresa che dovranno affiancare i neo imprenditori, con una formula nuova che serva a capire se questo nostro territorio è in grado di svilupparsi in modo autonomo e non solo assistito.

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI