Fca, Landini accusa: Marchionne cancella ruolo del sindacato

E' dura la reazione del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini  : "cancella il ruolo del sindacato riducendolo a spettatore notarile" e "finge una partecipazione dei lavoratori ai destini aziendali su cui invece non hanno alcuna possibilità di parola"  commenta il nuovo sistema  retributivo il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che e stato comunicato dall'ad di Fca Marchionne

Il salario dei lavoratori di Fca "sarà completamente variabile" e ogni variazione sarà decisa "unilateralmente dall'azienda sulla base di parametri che non si conoscono se non per titoli molto generici", sostiene Landini che ora vuole un incontro con l'azienda. "Le organizzazioni sindacali presenti hanno preso atto, inaugurando un sistema di relazioni effettivamente 'rivoluzionario' - ironizzano il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini e il coordinatore auto Michele De Palma - in cui l'azienda decide unilateralmente e i sindacati compiacenti aderiscono alla proposta". "A questo punto - affermano - ci sembra chiaro cosa vuole l'azienda. Molto meno gli altri sindacati, vista la cancellazione di ogni ruolo contrattuale e la subordinazione alle decisioni unilaterali aziendali che un simile sistema comporta". Il riferimento è alla Uil e alla Cisl che hanno appoggiato l'iniziativa di Marchionne.

"Mi sembra che si sia costruita una grande notizia sul nulla, siamo di fronte a un'ipotesi che è molto simile ai tanti premi di risultato che contrattiamo in tante aziende con la differenza che Fca tende a pensare a un sistema unilaterale e non a un sistema di contrattazione". Lo ha detto stamani a Potenza la Camusso, rispondendo alle domande dei giornalisti sulle retribuzioni negli stabilimenti Fca: "La questione - ha aggiunto - è di tornare a un negoziato contrattuale che coinvolga tutti, per determinare una condizione positiva tra i salari e le prospettive occupazionali, oltre alle nuove assunzioni".

Il motivo per cui la Cgil e la Fiom contestano il bonus sta nel fatto che farebbe perdere qualunque autonomia e libertà alle lavoratrici e ai lavoratori, mettendo in gioco anche diritti fondamentali come la salute e la malattia. "Per i non addetti ai lavori il nuovo sistema retributivo - osservano Landini e De Palma - può apparire come un fatto straordinario. Per i lavoratori significa che le ferie, i permessi, la tredicesima, le indennità di turno, lo straordinario, il Tfr rimangono congelati, e lo saranno per sempre, insieme alla paga base su cui vengono calcolati. Nel sistema annunciato dall'ad di Fca-Cnh il salario è legato esclusivamente all'utile aziendale e alla sua gestione da parte del management, a prescindere dalla prestazione lavorativa, dai suoi ritmi e dalle sue condizioni, con il dubbio, per quanto ci è dato non sapere, che sia legato anche alla presenza sul posto di lavoro".

Ma vediamo la svolta di Sergio Marchionne che arriva, a sorpresa, in serata da Torino, nello stesso giorno della prima assemblea degli azionisti in Olanda. I 48 mila dipendenti di Fiat Chrysler Automobiles in Italia parteciperanno ai risultato del gruppo e avranno dei premi legati all'andamento dell'azienda. Lo annuncia l'amministratore delegato ai sindacati che incontra al Lingotto ed è questo l'evento storico della giornata. L'operazione avrà un costo per Fca di oltre 600 milioni di euro in quattro anni. "Se gli obiettivi finali del piano saranno quelli attesi, e sono sicuro che lo saranno, tutti i nostri lavoratori in Italia avranno vantaggi economici di assoluto rilievo, che deriveranno direttamente dal loro lavoro e dal loro impegno", sottolinea Marchionne, che parla di "un significativo passo in avanti nel coinvolgimento delle persone per raggiungere i risultati del piano industriale".

Con il nuovo sistema retributivo, in quattro anni un operaio specializzato guadagnerà tra i 7 e i 10.700 euro. Una vera e propria rivoluzione nelle relazioni industriali, accolta con favore dai sindacati, che alla vigilia della ripresa delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo dei lavoratori del Gruppo parlano di "nuova fase". E auspicano che diventi un modello per il Paese. Marchionne vola a Torino dopo l'assemblea olandese in cui conferma che il gruppo si muove a tutto campo sul fronte delle alleanze, suo chiodo fisso. Nomi non ne fa, ma è il tema su cui è più loquace. "Non ho niente da annunciare, non commento", dice a chi ripropone il nome di General Motors come futuro partner. "C'è tutta una serie di discussioni con molti concorrenti su moltissime cose", aggiunge Marchionne che conferma i target 2015 (consegne mondiali di auto tra 4,8 e 5 milioni, fatturato di 108 miliardi di euro, utile netto tra 1 e 1,2 miliardi). Nessuna ipotesi di quotare altre società, nessuna decisione sul trasferimento in Olanda anche della sede della Ferrari. E' velocissima la prima assemblea olandese degli azionisti di Fca, nello storico hotel a cinque stelle Sofitel Legend 'The Grand Amsterdam', sui canali della città dei tulipani, ai margini del Quartiere a Luci Rosse: appena un'ora e mezza per approvare il bilancio 2014 e confermare gli amministratori con votazione quasi unanime a favore di Marchionne. Sono arrivati in 17 dall'Italia, 6 dei quali in rappresentanza di Exor, la holding del gruppo Agnelli che detiene il 29,19% del capitale Fca e il 44,31% dei diritti di voto. All'assemblea è presente il 59% del capitale ordinario della società e il 68,47% delle azioni con diritto di voto. I lavori sono tutti in inglese, ma è permesso fare domande in italiano. Solo quattro azionisti - una donna straniera e tre italiani - prendono la parola. Alla fine applaudono tutti, il presidente John Elkann ringrazia "chi è venuto da lontano". "Il 2015 sarà un anno cruciale", spiega Elkann che ricorda "le sfide" davanti al gruppo: "valorizzare i nostri marchi e centrare gli obiettivi di vendita stabiliti in ciascun mercato, portare a livelli di eccellenza gli stabilimenti, mettere in atto passo dopo passo l'ambizioso programma di sviluppo che prevede il lancio di 80 nuovi modelli entro il 2015". "Oggi è un giorno speciale: per la prima volta nella loro storia - sottolinea Elkann - Fiat e Chrysler tengono l'assemblea in un luogo diverso dagli Stati Uniti e dall'Italia. Non è un dettaglio di poca importanza, è il segno che con Fca tutto è cambiato, per sempre".

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI