Dai cervelli italiani in fuga alle start- up innovative

Il nostro Paese, da un lato, è confermato, dalle statistiche, tra i migliori “produttori” di cervelli, in Europa; dall’altro, non risulta la nazione più richiesta per fare ricerca. Nell’ultimo bando dell’Unione europea “starting grant” che ha messo in palio 485 milioni per premiare l’eccellenza della scienza europea, i nostro ricercatori si sono piazzati al terzo posto, con ben 28 progetti. Ma solo dieci di questi faranno ricerca in Italia, gli altri la faranno all’estero, portando dietro anche i finanziamenti; Inghilterra e Germania tra le destinazioni più preferite. A questo punto, va detto senza mezzi termini, che il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato la circolare con la quale, parte la nuova versione dell’incentivo di 200milioni gestito da Invitalia e rivolto alle start-up innovative su tutto il territorio nazionale. Ma c’è di più. Microsoft, in collaborazione con la Fondazione Cariplo, ha preso l’impegno di favorire la crescita di tutto il Paese, partendo dal Mezzogiorno, attraverso l’innovazione e le start-up. Non a caso, il 15 dicembre scorso, giovani talenti, ovvero, 100 start-upper più promettenti si sono ritrovati al Politecnico di Bari per partecipare ai cinque tavoli di lavoro organizzati da Microsoft e dalla Fondazione Cariplo per ripartire dall’economia del Mezzogiorno affrontando questi temi: lavoro, differenze di genere, formazione, smart cities: questi sono i temi dell’Agenda Digitale relativi al contesto territoriale del Sud.

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