Effetto Grecia sui mercati: Borse in calo, Atene a picco

Peggiorano le borse europee in linea con l'avvio debole di Wall Street. Pesano i dubbi sulla crescita cinese dopo la stretta sul credito da parte di Pechino mentre riemergono i timori sulla Grecia (Atene -12%) dopo l'avvio a sorpresa della procedura per l'elezione del presidente della Repubblica che potrebbe aprire le porte a elezioni politiche anticipate. Soffrono le banche e Milano (-2,2%) è la peggiore con Madrid (-2,6%). Non fanno molto meglio Parigi (-2%) e Francoforte (-1,9%).

La Borsa di Atene ha chiuso oggi in fortissimo ribasso, registrando un -12,78%, con l'Indice Athex a 902,84 punti.

Atene crolla del 12% dopo l'avvio a sorpresa della procedura per l'elezione del presidente della Repubblica che potrebbe aprire le porte a elezioni politiche anticipate. Soffrono le banche e Milano (-2,2%) è la peggiore con Madrid (-2,6%). Non fanno molto meglio Parigi (-2%) e Francoforte (-1,9%).

Mentre il mercato ellenico cola a picco, i rendimenti dei titoli di Stato greci sono tornati a crescere e il rendimento del bond decennale è lievitato al 7,72% dal 7,34% della vigilia.

Il primo ministro greco Antonis Samaras ha candidato oggi alla presidenza l'ex ministro ed ex commissario europeo Stavros Dimas. L'annuncio è giunto all'indomani della decisione di anticipare in parlamento l'elezione del futuro presidente, che avrebbe dovuto svolgersi in febbraio. Secondo la costituzione greca, se il parlamento non riuscirà ad eleggere il nuovo presidente entro tre votazioni, si andrà ad elezioni anticipate. Ed è stata la tensione politica attorno a questa probabile eventualità ad aver spinto ieri Samaras, subito dopo l'approvazione del bilancio, a fissare le tre votazioni per il 17, 23 e 29 dicembre.

Ai primi due appuntamenti sarà necessaria una maggioranza di almeno 200 dei 300 deputati greci, mentre per la terza votazione ne saranno necessari 180. Ma il governo ha una maggioranza di soli 155 deputati e difficilmente potrà imporre il suo candidato.

Intanto la possibilità di nuove elezioni, dalle quali la sinistra radicale di Syriza potrebbe emergere come primo partito, ha già messo in allarme i mercati. Il leader di Syriza, Alexis Tsipras, vuole infatti annullare gli accordi con i creditori internazionali della troika.

Il candidato scelto da Samaras per succedere a Karolos Papoulias è stato commissario europeo per l'Ambiente fra il 2004 e il 2010 ed è stato poi ministro degli Esteri fra il novembre 2011 e il maggio 2012. Vice presidente del partito conservatore Nuova democrazia di Samaras, il 73enne Dimas è un economista che ha lavorato alla Banca Mondiale prima di entrare in politica nel 1977. Fra il 1989 e il 1991 è stato ministro dell'Agricoltura e, successivamente, ha guidato il dicastero dell'Industria e l'Ene

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