Dall’allarme del cybercrimine ad una Costituzione per Internet

Il Cybercrimine, nel 2014, è costituito dal 60% degli attacchi internet; più dannosi e più numerosi, in termini di valore economico dei dati sottratti: gli attacchi informatici “gravi di pubblico dominio”, aumentano in maniera significativa. A farne le spese, in primis, sono, soprattutto, il settore governativo(26%), poi, i servizi cloud ed i social network(12%)(Cfr.Rapporto Clusit 2014, sulla sicurezza informatica). Questo Rapporto, redatto da un team di esperti italiani, non a caso, è arrivato, proprio, nel mese della sicurezza informatica, ovvero, una Campagna dell’ Unione Europea, supportata in tutti i 27 Paesi membri, che si tiene durante tutto il mese di ottobre per promuovere tra i cittadini la conoscenza delle invasioni e delle minacce informatiche e dei metodi per contrastarle. Ma c’è di più. In dirittura d’arrivo, nel nostro Paese, ad opera del Parlamento, c’è la “Carta dei diritti”, ovvero, una “Costituzione per Internet”, che, il 13 ottobre, sarà presentata ai parlamentari europei. Dopo il Brasile, anche, noi italiani avremo una Costituzione per internet; le sue prime tracce, o i suoi filoni tematici riguardano un insieme di elementi circa la necessità di: 1) Garantire la neutralità e la trasparenza della Rete; 2) Assicurare i diritti umani e le libertà fondamentali, il rispetto della dignità e della integrità della sfera personale di ciascuno e la sua libertà di espressione; 3) Tutelare l’autonomia di ciascuno, anche, nella propria identità digitale e la riservatezza dei dati personali(leggi:tutela della privacy); 4) Garantire la cittadinanza in Rete, attraverso l’accesso universale all’infrastruttura, l’apertura dei dati del settore pubblico e la loro libera utilizzazione, nei limiti della legge e la fruizione, da parte di tutti, come mezzo di diffusione e condivisione: 5) Favorire la circolazione della conoscenza e dei contenuti in Rete; 6) Promuovere la sicurezza in Rete(per difenderci da cybercrimine), sia essa di interesse pubblico, sia essa di interesse individuale( a partire dai minori e i disabili); 7) Promuovere azioni positive per l’educazione a Internet e la tutela dei diritti. In conclusione, noi vorremmo che nel filone tematico del numero 7, si aggiungesse un tema molto delicato: l’educazione all’etica, ovvero, la ricerca di uno o più criteri che consentano all’individuo di gestire adeguatamente la propria libertà, nel rispetto degli altri, nell’uso delle tecnologie, con riferimento, appunto, allo scenario delle azioni degli esseri umani in interazione con l’azione delle nuove tecnologie.

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