Svizzera: immigrazione, preoccupazione nel Verbano-Cusio-Ossola

C'è preoccupazione nel Verbano-Cusio-Ossola, da dove ogni giorno 5 mila italiani varcano il confine per recarsi al lavoro in Svizzera, nei cantoni del Ticino e del vallese. ''E' un referendum che ci penalizza ma che l'Unione Europea ritiene illegale visto che la Svizzera ha firmato con l'Europa accordi sul libero scambio. Il problema è che in Svizzera per screditarci, accomunano i frontalieri ai clandestini''. Così Antonio Locatelli, presidente dei frontalieri del Vco. Non piace l'esito del referendum che ha visto gli svizzeri votare per una riduzione degli stranieri che lavorano oltre confine. ''I primi segnali che ci preoccupano - aggiunge Locatelli - sono gli annunci per le richieste di lavoro, sui quali già vengono inserite preferenze per chi parla le lingue nazionali o per chi è domiciliato oltre confine''.
Al centro dell'Europa, ma non membro dell'Unione europea, la Svizzera - che oggi ha reintrodotto con un voto popolare le quote sull'immigrazione - ospita una popolazione straniera pari al 23,3 % degli 8 milioni di abitanti del Paese. Tra gli immigrati, gli italiani sono tra i piu' numerosi. A fine aprile 2013 la Svizzera contava infatti 1.846.500 stranieri domiciliati (57.175 in più rispetto all'anno precedente), due terzi dei quali provenivano da Stati dell'Unione europea e dell'Associazione europea di libero scambio (Efta), secondo le statistiche ufficiali.

I gruppi più cospicui sono quelli degli Italiani (circa 290mila) e dei tedeschi (piu' di 280mila), ciascuno dei quali con una quota del 16%, seguiti dai portoghesi (13%). Dall'introduzione dell'Accordo sulla libera circolazione delle persone con l'Ue, nel 2002, il bilancio migratorio è stato particolarmente importante con la Germania (circa 16.100 persone all'anno) e il Portogallo (circa 8.700 persone all'anno), ma il maggior aumento del numero d'immigrati tra il 2011 e il 2012 è stato osservato tra le persone provenienti dai Paesi dell'Europa meridionale, ovvero da Grecia (+44,8%), Spagna (+36,2%) e Italia (+28,1%). La Svizzera ed il suo benessere economico attirano inoltre molti frontalieri dai Paesi confinanti ed in particolare da Germania (56.920), la Francia (145mila) e l'Italia, oltre 65mila quasi tutti in Ticino. La manodopera straniera è considerata un elemento importante del mercato del lavoro svizzero ed i lavoratori stranieri svolgono un ruolo importante nel settore secondario

L'iniziativa ''Contro l'immigrazione di massa'' approvata oggi di stretta di misura in Svizzera vuole limitare i permessi di dimora per stranieri con ''tetti massimi annuali e contingenti annuali'' applicabili a tutti i permessi per stranieri, inclusi i cittadini dell'Ue, i frontalieri e i richiedenti asilo.

- ''La Svizzera gestisce autonomamente l'immigrazione degli stranieri. Il numero di permessi di dimora per stranieri in Svizzera è limitato da tetti massimi annuali e contingenti annuali. I tetti massimi valgono per tutti i permessi rilasciati in virtù del diritto degli stranieri, settore dell'asilo incluso. Il diritto al soggiorno duraturo, al ricongiungimento familiare e alle prestazioni sociali può essere limitato''.

- ''I tetti massimi annuali e i contingenti annuali per gli stranieri che esercitano un'attività lucrativa devono essere stabiliti in funzione degli interessi globali dell'economia svizzera e nel rispetto del principio di preferenza agli Svizzeri; essi devono comprendere anche i frontalieri. Criteri determinanti per il rilascio del permesso di dimora sono in particolare la domanda di un datore di lavoro, la capacità d'integrazione e una base esistenziale sufficiente e autonoma. Non possono essere conclusi trattati internazionali che contraddicono al presente articolo''.

- I trattati internazionali che contraddicono all'articolo ''devono essere rinegoziati e adeguati entro tre anni dall'accettazione di detto articolo da parte del Popolo e dei Cantoni''.

La Commissione europea ''si rammarica del fatto che un'iniziativa per l'introduzione di limiti quantitativi all'immigrazione sia stata approvata. Questo va contro il principio della libera circolazione delle persone tra l'Ue e la Svizzera". Così la Commissione Ue commenta l'esito del referendum svizzero che limita l'immigrazione di massa

L'Unione europea non prevede di proseguire il negoziato con la Svizzera sull'elettricità "alla luce della nuova situazione che si è venuta a creare " dopo il voto sul referendum sulla libera di circolazione che è "una potenziale violazione" degli accordi. Lo ha detto la portavoce dell'esecutivo europeo Pia Ahrenkilde.

Ahrenkilde ha aggiunto che l'accordo sull'elettricità "è logicamente legato a questioni istituzionali orizzontali"

Il Partito del Progresso, una delle due formazioni che compongono il governo di destra della Norvegia, ha chiesto ufficialmente la tenuta di un referendum analogo alla consultazione che in Svizzera ha visto prevalere i favorevoli ad una restrizione dei flussi. Il portavoce per l'immigrazione della formazione populista guidata da Siv Jensen, Mazyar Keshvari, ha rivelato al giornale Vg di essere favorevole ad una consultazione in stile elvetico anche se, ha precisato, "il partito non ha ancora una posizione precisa sulle quote....ciò di cui sono sicuro però - ha aggiunto - è che una buona metà dei norvegesi è certamente favorevole ad una restrizione dei flussi migratori". 'estrema destra austriaca invoca, sull'esempio svizzero, un referendum anti-immigrazione

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