Da una recente ricerca 32mila imprese, di piccole e medie dimensioni, hanno chiuso nel nostro Paese. Secondo Confindustria si paventa un futuro con un dimezzamento del nostro tasso di crescita potenziale. A questo punto ci sembra doveroso affermare che il Paese è in carenza di ossigeno imprenditoriale. Pertanto, a nostro modesto avviso, in sostituzione di quelle imprese uscite dal mercato, è bene che si pongano le fondamenta per la nascita di imprese innovatrici e moltiplicatrici di occupazione, soprattutto, per i nostri giovani. Ovvero, si crei fertilità e natalità di start-up. Ebbene, in tal senso, qualcosa si sta muovendo. “Invitalia” su mandato del Governo, con un nuovo stanziamento di 80milioni di euro, ha aperto i bandi per la richiesta di incentivi per l’autoimprenditorialità (leggi:start-up). Un’opportunità questa, soprattutto per i giovani, da non perdere, per inventarsi un lavoro innovativo, accrescendo anche la competitività del nostro Paese, specie quella del Mezzogiorno. Non a caso i bandi hanno previsto la possibilità di presentare la domanda per iniziative imprenditoriali da realizzare nelle regioni del Sud: Puglia, Basilicata, Calabria, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia e Sardegna. Ma c’è di più. Nel programma dedicato agli incentivi c’è anche una dotazione finanziaria di 18milioni di euro destinata esclusivamente a imprese, start-up culturali e turistiche. Il riferimento è al Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali, naturali e turismo” del Fers, localizzati nei Comuni delle Regioni Convergenza: Puglia, Calabria, Campania e Sicilia. Ancora, siccome le start-up sono legate al mondo della ricerca universitaria, possono attingere risorse economiche al Programma ministeriale “Sir” per finanziare ricercatori “under 40” il quale ha, già, pronti 47milioni di euro per i “cervelli”. I principi guida del Programma “Sir”- che le start-up dovranno tenere in considerazione- sono: l’alta qualità scientifica; la finanziabilità di progetti relativi a qualsiasi campo di ricerca. E dulcis in fundo, diciamo che la presenza di queste risorse economiche per le start-up, in particolare, può essere un solido fondamento per un 2014, orientato ad un progresso economico del nostro Paese.