Il taglio a sorpresa della Bce è stato deciso come reazione al peggioramento di alcuni indicatori economici, come il forte calo dei prezzi, e ha portato il costo del denaro a un nuovo minimo storico.
Il presidente della Banca centrale, Mario Draghi, ha spiegato che sui tassi la decisione è stata presa a maggioranza, ma che se l'unanimità è mancata è stato solo per divergenze "sui tempi" e non sull'operazione in sè. Ha poi garantito che la soglia minima ancora non è stata raggiunta.
Ricordando la necessità di "rafforzare la solidità" delle banche, Draghi ha dichiarato che nel futuro dell'Unione Europea non c'è "deflazione", ma soltanto "un protratto periodo di bassa inflazione".
Le borse europee si risvegliano dopo l'inatteso taglio dei tassi dallo 0,50 allo 0,25% deciso dalla Bce. Milano (+0,87%) è superata Madrid (+1,83%) ma anche da Francoforte (+1,12%), Madrid (+1,21%) e Parigi (+1,15%). Resta in tensione, a Piazza Affari, Pirelli (+4,63%), su nuovi massimi sull'onda del piano, e strappa A2a (+5,12%) grazie alla trimestrale mentre l'incertezza sulla governance continua a penalizzare Bpm (-2,98%). Riduce il calo infine Telecom (-1,33%) mentre è in corso il board su conti e piano.
Lo spread tra btp e bund tedesco scende a 241 punti dopo il taglio dei tassi della Bce allo 0,25%. Il rendimento del titolo decennale cala al 4,11%.
Euro in brusca discesa dopo il taglio dei tassi della Bce. La moneta unica segna ora quota 1,335 sul dollaro rispetto a 1,3507 prima del taglio (-1%). In calo anche sulla sterlina a 0,8312 da 0,841, ai minimi da gennaio. Sullo yen è a 132, contro i 133,3 precedenti alla decisione di Francoforte.
La Banca d'Inghilterra lascia i tassi invariati allo 0,50%. Nessuna variazione neanche sul piano di riacquisto Bond, confermato a 375 miliardi di sterline.
Borse asiatiche in genere leggermente negative e futures sull'avvio dei mercati europei incerti in attesa della decisione di metà giornata sui tassi d'interesse dell'euro e della sterlina. Gli operatori non sembrano aspettarsi una riduzione, con Tokyo che ha concluso in calo dello 0,76% e Seul dello 0,48%. Deboli anche i listini cinesi, tiene con convinzione solo Mumbai che in chiusura sale di circa un punto percentuale.