Fondi europei: si passerà dagli sprechi al un corretto utilizzo

In tema di Fondi europei, sta per aprirsi un altro fronte: la programmazione 2014-2020, fondi per complessivi 60miliardi per il nostro Paese che, in particolare, saranno utilizzati da ministeri, regioni e comuni. A questo punto va detto, senza mezzi termini, che è necessario partire con il piede giusto, ovvero, porre rimedio a quelle debolezze progettuali, organizzative e amministrative che hanno interessato, purtroppo, fino ad ora, il nostro Paese; non a caso nella classifica Ue della spesa certificata, per i Fondi strutturali europei 2007-2013, l’Italia figura agli ultimi posti. Ebbene, a porre rimedio a questa pesante situazione ci sta pensando il Governo il quale, ha deciso nell’ambito del Decreto legge sulla Pubblica Amministrazione, approvato, il 27 agosto scorso, dal Consiglio del Ministri. di dare un pesante giro di vite, sull’utilizzo delle risorse comunitarie da parte delle autorità locali e dei ministeri. In sostanza, sarà costituita , entro marzo 2014, l’Agenzia di coesione territoriale, ovvero una cabina di regia, sotto controllo stretto della Presidenza del Consiglio che attuerà un monitoraggio attento e puntuale dei programmi di sfruttamento dei Fondi europei. Ma c’è di più. Stiamo parlando di una struttura agile e ramificata su tutto il territorio nazionale, che dovrà fare in modo che, neanche, un centesimo di quello che l’Europa ci assegnerà, vada perso per inammissibili ragioni burocratiche. E, dulcis in fundo, noi diciamo che si tratta di una struttura statale che determinerà un cambio di passo che ministeri, comuni e regioni, in particolare quelli più inadempienti negli ultimi anni, faranno bene a prendere molto sul serio. Sarà una soluzione efficace rispetto alle lentezze burocratiche e alle inefficienze amministrative, onde, evitare la perdita dei Fondi europei stessi.

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