Giuseppe Truini nuovamente al pubblico romano

Dopo Più Libri Più Liberi, Giuseppe Truini presenta nuovamente al pubblico romano, qualora questi avesse mancato l’appuntamento dello scorso dicembre, il suo ultimo libro, Di polvere e di altre gioie, uscito con Ensemble.
Giuseppe Truini, classe 1979, vive ad Amaseno, in provincia di Frosinone. Insegna Italiano e Storia, tiene corsi e workshops di scrittura e collabora con le “Officine culturali del Lazio, casa d’arte”.
Di polvere e di altre gioie è il secondo romanzo di Giuseppe Truini, dopo Se domani si vive e si muore, pubblicato nel 2012 con Ensemble.
L’appuntamento è per Giovedì 19 Febbraio, dove il giovane autore ciociaro, insieme allo scrittore e critico letterario Paolo Di Paolo racconteranno al pubblico la magia di questo ultimo libro di Truini.
Immerso in una dimensione cittadina e temporale anonima e contemporanea, il libro accoglie in sé molte delle suggestioni surreali e fantastiche di Pennac, sia per le vicende che si susseguono nel romanzo che per i caleidoscopici personaggi che lo popolano.
Innanzitutto Oscar Fiori, operatore sociale che racconta alla bambina tetraplegica che segue per lavoro, Edera, le stravaganti vicende che lo vedono, spesso involontariamente, coinvolto; ma anche una sorella incinta per miracolo, Lucia, e i suoi geniali ed intraprendenti nipoti, Silvia e Matteo, il cane Wittgenstein e la gatta Camus, ed ancora le Galatee, Beppe, Karl, Nike, Selene e Gea. Personaggi apparentemente strampalati, legati tra loro da un affetto profondo, oltre che dalla quotidianità, sicuramente indimenticabili.
Una serie di prostitute vengono torturate e uccise barbaramente durante riti crudeli e cruenti, una trasmissione televisiva, la Sedia Elettrica, promette, giocando sulla funzione della “tv verità”, vincite ingenti a fronte di scosse reali, giornalisti indelicati, sindacaliste orgogliose, indagini poliziesche e donne divine sono gli elementi di una giostra tra suspence e divertimento cui il lettore può salire attraverso le pagine di Truini; un fiume in piena che coinvolge ironicamente molti aspetti della vita reale e dell’informazione giornalistica, spesso volta alla costante ricerca di emozioni con cui colpire  il pubblico, anche oltre il lecito.

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