"Navi uomini e deità nel Mediterraneo antico"

Per l’edizione Capone è stato pubblicato l’ultimo lavoro di Orazio Ferrara :"Navi uomini e deità nel Mediterraneo antico".

Orazio Ferrara, nato a Pantelleria nel 1948, vive in provincia di Salerno.

Il libro narra della affascinante storia degli uomini che vivevano sul Mediterraneo antico.

Narra dei miti, dei riti, delle scoperte, delle battaglie, dei trionfi sul mare, delle navi che solcavano le azzurre acque di quello che i romani chiameranno poi Mare Nostrum.

L’autore racconta di Melqart, Colui che estende l’orizzonte, che apriva nuove e sempre più lontane rotte ai marinai spingendoli a raggiungere quella sottile linea blu, dove il cielo incontra il mare, e della benefica Asherah, Colei che cammina sul mare, che al mattino indicava ai naviganti la via del giorno e alla sera quella della notte.

Ma racconta anche della nave siro-palestinese di Ulu Burun della tarda Età del bronzo e del suo ricchissimo carico; dell’ammiraglio cartaginese Annone che, superato lo Stretto di Gibilterra, naviga in quel vasto e sconosciuto oceano, dove tramonta definitivamente il sole; della splendida Nike di Samotracia, esaltazione plastica del divino che scende e celebra l’uomo, spingendolo a cercare il suo destino più alto sul mare.

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