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Il Ministro degli Esteri greco Dendias a Roma

Il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, On. Antonio Tajani, ha ricevuto oggi alla Farnesina il Ministro degli Esteri greco Nikos Dendias. Un incontro definito dal Ministro Tajani in una conferenza stampa congiunta “non solo formalmente cordiale, ma anche molto positivo dal punto di vista politico. Abbiamo consolidato un’amicizia già profonda e una collaborazione economica nei tanti settori che già vedono i due Paesi impegnati positivamente.

Come si legge alla pagina ufficiale del Ministero degli Esteri,con il collega Dendias, “ci siamo trovati d’accordo sulle grandi questioni, sulla necessità di lavorare insieme per la pace, per la stabilità dell’area del Mediterraneo e per lavorare insieme, anche a livello comunitario, per affrontare il tema dell’immigrazione clandestina”. “Italia e Grecia – ha osservato il Ministro – hanno una pressione migratoria fortissima”, rilanciando l’appello ad una solidarietà europea e a soluzioni europee volte a governare i flussi migratori che percorrono la rotta mediterranea e quella balcanica. “C’è una comunità d’intenti che si è manifestata queste settimane e la posizione dell’Italia non è polemica nei confronti di nessun paese dell’Unione. Chiediamo, e credo che la Grecia lo faccia insieme a noi, a gran voce una forte azione europea a breve, a medio e a lungo termine. Soprattutto guardando con un grande interesse all’Africa”.

"La stabilità del Mediterraneo è fondamentale" e "stabilità significa anche ridurre i contenziosi nell'area del Mediterraneo. Iniziative unilaterali o minacce non servono a creare stabilità nel Mediterraneo. Come è noto, la posizione dell'Italia e dell'Unione europea è che la sovranità della Grecia sulle isole del Mare Egeo non può essere assolutamente messa in discussione, e ricordiamo che tutti i problemi devono essere risolti con il dialogo e non con le minacce unilaterali". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani in conferenza stampa con l'omologo greco Nikos Dendias, esprimendo la posizione dell'Italia in merito alle recenti tensioni tra Grecia e Turchia sulle isole del mare Egeo.

Per una maggiore stabilità del Mediterraneo, ha proseguito Tajani, "serve però una presenza più forte dell'Unione europea, ecco perché abbiamo sempre insistito sulla necessità di una politica estera europea e una politica di difesa europea.

Stabilità del Mediterraneo significa lavorare ancora di più con i Paesi del nord dell'Africa, trovare soluzioni per sconfiggere terrorismo e garantire stabilità al Sahel, lavorare per garantire stabilità anche al Medio Oriente e i Balcani". I balcani sono "molto importanti per noi - ha sottolineato -. Per questo sarò con Crosetto in Kosovo e Serbia la prossima settimana, per favorire la stabilità. I Balcani sono Europa e ci sono Paesi candidati a membri Ue e altri che possono esserlo.

Tutta l'area deve veder calare le tensioni, e noi italiani, insieme alla Grecia e altri Paesi dell'Ue possiamo avere questa funzione di stabilità. Teniamo poi conto che i Balcani sono vicini alla zona più calda di questo momento, che è la frontiera tra l'Europa e la Federazione russa e l'Ucraina".


Il Ministro Tajani ha tenuto a sottolineare il “clima disteso” che ha avvertito nella riunione di due giorni fa a Bruxelles con i colleghi europei: “Ho colto orecchie attente da parte di tutti i paesi dell’Ue, si vuole cercare una soluzione positiva”.

Anche in relazione alla stabilità del Mediterraneo, il Ministro Tajani ha affermato che “è fondamentale una presenza più forte dell’Ue”. Un percorso che, a suo avviso, ha bisogno di “lavorare ancora di più con i paesi del Nord Africa, di trovare soluzioni per sconfiggere il terrorismo e di garantire stabilità in Medio Oriente e nei Balcani”.

Con riferimento ai tragici fatti avvenuti ieri in Polonia, il Ministro Tajani ha affermato che la Farnesina segue con grande attenzione l’evolversi della situazione. Il Ministro ha infine ribadito il proprio impegno per una de-escalation del conflitto in Ucraina, col fine ultimo di raggiungere una pace basata sulla giustizia, la quale non può prescindere dall’indipendenza dell’Ucraina e dal rispetto del diritto internazionale.

Oggi ho avuto un proficuo incontro di lavoro con il ministro degli Esteri ellenico Nikos Dendias, scrive Stefania Craxi sul suo profilo ufficiale facebook,una discussione utile nel corso della quale abbiamo esaminato i principali dossier che accomunano le agende di italia e grecia, due Paesi che condividono il medesimo destino e la medesima proiezione europea e mediterranea.

Partendo dall’impegno a rafforzare le relazioni bilaterali tra Roma e Atene per offrire impulso ulteriore al già ottimo legame esistente, sino allo scambio di vedute sul futuro dell'Unione Europea, chiamata a muovere decisi passi in avanti in termini di soggettività politica per rispondere in maniera coesa e determinata alle nuove sfide che il contesto internazionale profila all’orizzonte, con Dendias abbiamo naturalmente affrontato anche la delicata tematica relativa alla regolamentazione dei flussi migratori, e convenuto sulla necessità di una risposta europea ad un problema Globale che non può ricadere in via esclusiva sulle spalle delle realtà rivierasche.

Occorrono la responsabilità e la solidarietà di tutti gli Stati membri verso i Paesi che rappresentano la frontiera meridionale dell’UE, occorre prendere consapevolezza del fatto che quello migratorio è un fenomeno epocale, non contingente, destinato a segnare il corso dei prossimi decenni.

Un fenomeno complesso che assume risvolti sociali importanti e necessita dunque di attenzione, approccio equilibrato, capacità di intervento immediato, azioni coordinate e definizione di una strategia di medio e lungo termine che vada oltre la pura gestione dell’emergenza. Nelle prossime settimane e nei prossimi mesi intendo dunque promuovere un esercizio di
diplomazia parlamentare che a livello bilaterale e multilaterale coinvolga tanto le realtà che si affacciano sulla sponda nord e sud del mediterraneo quanto i principali partners comunitari, per articolare un dialogo propositivo e sensibilizzare in materia.

Nel corso dell’incontro con il ministro degli Esteri greco continua Stefania Craxi, abbiamo infine convenuto sul fatto che il sostegno all’ Ucraina non deve venire certamente meno, sulla necessità di evitare pericolose escalation del conflitto che potrebbero spalancare le porte a scenari ancor più catastrofici, sull’importanza di ricercare ogni spiraglio utile a favorire il passo della diplomazia, orientandosi verso un futuro di pace e rispetto del diritto internazionale.


Fonti  Ministero degli Esteri / Pagina Stefania Craxi / Ansa 

 

 

 

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