Terremoto in Albania di magnitudo 6.5: almeno 15 morti e oltre 600 feriti

Terremoto in Albania. Una scossa di magnitudo 6,5 ha colpito nella notte la costa settentrionale, vicino Durazzo. Ed è stata avvertita fino in Puglia e Basilicata. Ore di estrema angoscia soprattutto a Durazzo la città più colpita dal terremoto di questa notte, dove si è registrata una nuova scossa di 5 punti di magnitudo.  

Il terremoto è stato avvertito anche in alcune regioni italiane, fra cui Puglia, Basilicata, Campania e Abruzzo. Il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha informato così i cittadini su Twitter: “La scossa di terremoto delle ore 3.54 è stata avvertita in provincia di Bari, Brindisi, Foggia, Lecce e Taranto. Dalla sala della protezione civile della Regione Puglia non risultano allo stato segnalazioni di danni in Puglia".

Un albergo nella zona balneare di Durazzo è crollato a causa del terremoto uccidendo almeno quattro persone. Si tratta dell'hotel quattro stelle Vila Palma, di tre piani. Tra le vittime ci sono due donne oltre, secondo i media locali, ad un anziano e a suo nipote adolescente. Due donne sono state trovate morte sotto le macerie di tre palazzine crollate a Thumana, una località a circa 40 chilometri a nord di Tirana. Un uomo invece è stato trovato morto sotto le macerie di un palazzo crollato a Durazzo. Sempre a Durazzo, sono stati trovati in un albergo crollato nella zona della spiaggia altri due corpi. Le ultime due vittime, un uomo e un bambino, sono state trovate nel villaggio di Thumana, ad una ventina di chilometri dalla capitale Tirana.

Secondo le testimonianze che si susseguono sul web si temono molti dispersi mentre l'ultimo bilancio della tragedia parla di 15 morti e 600 feriti. Proseguono intanto le operazioni di soccorso: 41 persone sono state tratte in salvo dalle macerie di alcuni palazzi e abitazioni crollate. Si scava anche a mani nude per cercare di mettere in salvo le persone rimaste intrappolate. I video e le foto che si susseguono sui social mostrano i soccorsi ma anche normali cittadini che cercano tra i detriti.

Il premier albanese Edi Rama ha parlato su Facebook di "momenti drammatici, in cui bisogna mantenere la calma e stare vicini l'uno all'altro per affrontare questo colpo", sottolineando che "tutte le strutture dello Stato sono operative per salvare ogni possibile vita".

Dall'Italia sono partiti i primi aiuti. Il premier Conte ha inviato aerei con delle unità speciali", lo ha annunciato il premier albanese Edi Rama. Anche la Grecia ha inviato aerei, ha aggiunto il premier, sottolineando che anche i presidenti francese Emmanuel Macron e turco Recep Tayip Erdogan hanno dato la loro disponibilità ad assistere il Paese. Dal Kosovo intanto sono partite le unità del genio. "Tutti gli amici dell'Albania si stanno attivando rapidamente", ha concluso Rama.

"L'Italia è vicina all'amico popolo albanese, duramente colpito dal terremoto. All'alba - ha scritto su twitter il premier Conte - ho sentito il premier @ediramaal e ho subito disposto l'invio di uomini e mezzi di soccorso".

I feriti sono stati ricoverati negli ospedali di Durazzo e Tirana. Gli operatori del soccorso hanno detto di aver ricevuto, ad ora, circa 400 richieste di intervento. Le autorità albanesi hanno deciso di chiudere tutte le scuole a Tirana, Durazzo e Lezhe.

Le informazioni sono ancora convulse e frammentate, ma i media albanesi parlano al momento di 13 morti e almeno 600 feriti. Per quanto riguarda le vittime, a Kurbin, a nord di Tirana, un uomo, preso dal panico, si è gettato dal balcone; a Thumana, a una quarantina di chilometri dalla capitale, due donne hanno perso la vita sotto le macerie di alcune palazzine crollate. Altri corpi senza vita sono stati rinvenuti a Durazzo; morti anche due bambini; 28 persone sono state estratte vive dalle macerie.

Le operazioni di soccorso proseguono senza sosta, anche se la situazione resta critica. Già, perché in Albania, oltre alla prima, sono state fin qui registrate oltre 60 scosse, e non è da escludere che possano ulteriormente aumentare provocando altri danni. Come mostrato da Syri tv, i soccorritori stanno scavando a mani nude tra le macerie a Durazzo, la città più colpita dal terremoto, e Thumana. Molte persone sono ancora intrappolate sotto il peso di numerosi edifici collassati, altre risultano disperse.

Alla scossa della notte ne sono seguite altre due. La seconda, alle 8.27, ha avuto un epicentro a 21 km a sudovest di Mamurras, con ipocentro a 10 km di profondità. Intanto, la ministra della Difesa albanese, Olta Xhacka, ha detto che finora si sono registrate nella zona oltre 100 scosse di assestamento.

Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito questa mattina alle 5:49 la Grecia: lo rende noto l'Istituto geofisico americano (Usgs). L'epicentro del sisma è stato registrato a 6 km a nordest del villaggio di Ano Kastritsi (centro-sud), nella regione della Grecia Occidentale, con ipocentro a 35 km di profondità. Per ora non si hanno notizie di danni o vittime.

L'Unione europea, intanto, è pronta ad aiutare l'Albania. L'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera e di sicurezza, Federica Mogherini, e il commissario agli aiuti umanitari e per la gestione delle crisi, Christos Stylianides, hanno lanciato un chiaro messaggio a Tirana: "Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze alle persone e alle autorità del paese. L'Unione europea è solidale con l'Albania ed è pronta a offrire assistenza, anche attraverso il meccanismo di protezione civile dell'Unione. Il nostro Centro di coordinamento della risposta alle emergenze (Ercc) è stato in continuo contatto con le autorità di protezione civile dell'Albania. Rimaniamo in contatto con il governo albanese per identificare i modi migliori in cui possiamo aiutare in questo momento difficile".

Il peggio sembrava ormai alle spalle ma la terra è tornata a tremare, questa volta in Bosnia Erzegovina. Da quanto ha reso noto il Centro di ricerche tedesco per le geoscienze, alle 10:19 una forte scossa sismica di magnitudo 5.4 gradi della scala Richter e profondità di circa 10 chilometri è stata registrata in una zona situata a circa 70 chilometri a sud di Sarajevo. Precisamente a Blagaj, un centro che si trova nei pressi di Mostar. Per ora non si hanno notizie di danni o vittime.

 

 

 

 

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