Restituito all'ambasciata austriaca un manoscritto autografo del pittore Pietro Strudel

Oggi 30 gennaio 2019, alle ore 10:30, in Roma, presso l’Ambasciata d’Austria in Italia, il Generale di Brigata Fabrizio Parrulli, Comandante dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC), ha restituito al Dirigente dell’Archivio di Casa, Corte e di Stato Direttore Mag. Thomas Just e all’Ambasciatore, S.E. dottor René Pollitzer, un manoscritto autografo del pittore Pietro Strudel (Cles 1660 – Vienna 1714), datato 1689, asportato dall’Archivio Statale di Vienna.

La restituzione è il frutto di un’indagine condotta dal Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Udine nell’ambito dell’Operazione internazionale denominata Pandora II – Athena, finalizzata al contrasto del traffico illecito di beni culturali.

La Procura della Repubblica di Trento, concordando con le evidenze investigative dei militari del reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri, in ordine alla compravendita on-line di materiale archivistico disponeva una perquisizione domiciliare che permetteva, nel novembre 2017, di individuare in una abitazione privata di Cles (TN) uno storico cartiglio che, visto il rilevante pregio, induceva i Carabinieri del Nucleo TPC di Udine a procedere al sequestro d’iniziativa al fine di preservarlo da eventuali future alienazioni.

I successivi accertamenti tecnici effettuati in collaborazione con le Soprintendenze archivistiche provinciali di Trento e Bolzano nonché con le competenti Autorità  austriache, consentivano di determinarne l’originalità, l’attribuzione, nonché la provenienza dal Fondo dei Conti Paar dell’Österreichisches Staatsarchiv da dove il manoscritto, una lettera reversale che descrive l’attribuzione di privilegi postali all’autore che rientra nel patrimonio archivistico austriaco, era stato sottratto ed illecitamente esportato anni addietro.

La cerimonia odierna dimostra come la restituzione della preziosa opera garantisca la ricomposizione dei percorsi storici e culturali altrimenti leggibili solo parzialmente e costituisca ulteriore prova della fattiva collaborazione intercorsa tra il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, le Soprintendenze delle Province autonome di Trento e di Bolzano, le Autorità austriache e l’Archivio di Stato austriaco a Vienna.

 

 

 

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