Secondo Mosca: Al Baghdadi 'Ucciso in un raid il 28 maggio'

Mosca sostiene che in un raid vicino a Raqqa il 28 maggio. "Secondo le informazioni che si stanno verificando attraverso diversi canali", nel sobborgo a sud di Raqqa "era presente anche il leader dell'Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi, che e' stato eliminato inseguito al raid", fa sapere il ministero della Difesa russo, citato dal sito online della tv del dicastero, 'Zvezda'.

La Coalizione internazionale anti-Isis a guida Usa afferma di non poter confermare notizie della possibile uccisione del leader dello 'Stato islamico' Abu Bakr al Baghdadi in raid militari russi in Siria. In una email inviata all'Associated Press, il colonnello Ryan Dillon, portavoce della Coalizione, ha scritto: "Per il momento non possiamo confermare queste notizie

L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) solleva dubbi sulla ricostruzione fornita dalla Russia circa la presunta uccisione del leader dell'Isis Abu Bakr al Baghdadi in un raid aereo nel nord della Siria. "Sembra che ai russi siano arrivate informazioni non accurate", afferma sul profilo Facebook dell'Ondus il suo direttore Rami Abderrahman

Ucciso in raid aerei, ferito e paralizzato, in fuga tra Mosul e Raqqa: le notizie mai confermate che da anni si rincorrono sulla sorte del capo dell'Isis, Abu Bakr al Baghdadi, hanno contribuito a renderlo una figura leggendaria. L'ultima notizia in ordine di tempo è arrivata stamattina dal ministero della Difesa russo che ha comunicato di avere probabilmente ucciso al Baghdadi in un raid aereo il 28 maggio scorso nel sobborgo a sud di Raqqa. L'ultima immagine verificata che si ha di al Baghdadi risale ormai a quasi tre anni fa, quando proclamo' la nascita del 'Califfato' dalla moschea Al Nouri di Mosul. 

Baghdadi nasce da una famiglia sunnita nel 1971 a Samarra, in Iraq, citta' simbolo dello sciismo. Il nome al secolo e' Awwad al Badri.

L'epiteto attuale e' composto dal nome di uno dei primi quattro califfi dell'Islam con l'aggiunta dell'origine geografica della citta' dove e' cresciuto: Baghdad. Nel 2003, durante l'invasione anglo-americana dell'Iraq, Awwad, allora trentaduenne, forma un gruppuscolo armato e si unisce alle formazioni jihadiste. Nel 2005 finisce nelle mani dei soldati americani e passa quattro anni in una prigione nel sud di Baghdad, per venire poi rilasciato.

Quando il 18 aprile del 2010 l'allora capo dello Stato islamico dell'Iraq, Abu Omar al Baghdadi, viene ucciso, i vertici della piattaforma nominano responsabile del gruppo Abu Bakr, da poco tornato in liberta'. Un mese dopo, il 16 maggio, e' proprio il nuovo leader ad annunciare la sua alleanza con al Qaida, guidata da Ayman al Zawahiri. Ma subito dopo Al Baghdadi comincia a sfidare l'autorita' del medico egiziano, successore di Osama bin Laden (ucciso nel 2011) e rintanato sulle montagne tra Pakistan e Afghanistan. 

Con l'inasprirsi della guerra siriana nel 2013 e con il ritiro di gran parte delle truppe governative di Damasco dal nord e dall'est siriano, gli uomini di Baghdadi risalgono facilmente l'Eufrate e prendono Raqqa senza colpo ferire, proprio come e' successo poi con Mosul, la seconda città dell'Iraq, caduta nel giugno 2014. Nell'aprile del 2013 Baghdadi - su cui gli Usa hanno messo una taglia di 25 milioni di dollari - rompe con al Qaida.

Forte di successi militari ancora inspiegabili contro eserciti descritti come i più potenti della regione, il credito di Baghdadi conquista ormai i cuori di migliaia di giovani disadattati di mezzo mondo in cerca di una ragione per vivere e morire

Al Baghdadi era presente a una riunione dei leader del gruppo terroristico vicino a Raqqa presa di mira dai jet militari russi. Lo riferisce il ministero della Difesa russo. "In seguito ai bombardamenti dei Su-35 e dei Su-34 - riporta - sono stati uccisi comandanti di alto livello dei gruppi terroristici che facevano parte del cosiddetto Consiglio militare dell'Isis, nonché circa 30 comandanti di campo di medio rango e fino a 300 miliziani addetti alla loro sicurezza personale". Il raid - spiega il dicastero - è avvenuto dopo che i russi avevano avuto conferma dai droni del luogo in cui avveniva il vertice. L'incontro - secondo le informazioni ottenute dal ministero della Difesa russo - era stato convocato per discutere un piano di uscita dei terroristi da Raqqa attraverso il "corridoio meridionale".

"Per il momento io non ho la conferma al 100% di questa informazione": lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov riferendosi all'annuncio da parte del ministero della Difesa di Mosca della possibile uccisione del leader dell'Isis Ibrahim Abu-Bakr Al Baghdadi in un raid russo vicino Raqqa. "Tutti gli esempi di azioni simili per l'eliminazione di un leader dei gruppi terroristici - ha aggiunto Lavrov, citato da Ria Novosti - sono sempre stati presentati con parecchio entusiasmo, ma poi, lo si sa per esperienza, queste strutture hanno ripristinato la loro capacità combattiva. Continua per ora l'attività di queste strutture: dell'Isis, di al Qaida e delle sue numerose incarnazioni".

Il leader del sedicente Stato islamico è stato dato per morto diverse volte in passato. L'ultima risale a pochi giorni fa, l'11 giugno, quando la televisione di Stato siriana ha riferito che il 'Califfo' era rimasto ucciso in un raid sulla città di Raqqa il giorno prima, e cioè il 10 giugno. La notizia della tv di Damasco non ha poi ricevuto altre conferme.

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI