Notte di tensioni al Moi di Torino

Nella notte un centinaio di extracomunitari era sceso in strada in seguito al lancio di alcuni petardi da parte di persone che sono poi fuggite.

Intorno alle 23 nelle palazzine di via Giordano Bruno sono esplose due bombe carte, lanciate da soggetti ancora non identificati. Gli immigrati, circa trecento, sono quindi scesi in strada riversando i cassonetti, sradicando alcuni cartelli stradali e lanciando sassi e bottiglie. Sul posto, oltre alla polizia, si sono recati anche i vigili del fuoco. La situazione sembrava essersi placata, ma stamattina la tensione è tornata alta. Tra i residenti regna la paura: "Fino a ieri eravamo soltanto stufi di questa situazione di illegalità diffusa. Adesso abbiamo davvero paura".

Come riporta La Stampa, i profughi sono tornati in strada e hanno gettato cassonetti sulla via, lanciano oggetti contro alcune persone che, terrorizzate, si sono nascoste nei negozi costretti a chiudere.

Ancora tensioni, dopo quelle della scorsa notte, all'ex Moi di Torino, le palazzine del villaggio olimpico da tempo occupate da famiglie di immigrati e profughi. Gli extracomunitari sono tornati in strada, gettando cassonetti sulla via e lanciando oggetti. Costretti a chiudere alcuni negozi. Stanno intervenendo le forze dell'ordine. Secondo quanto appreso, a scatenare la rabbia dei profughi sarebbe stato il lancio di alcuni grossi petardi da parte di un gruppo di ultrà del Torino, che proprio lì vicino hanno il loro quartier generale.

Il gruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio comunale, a Torino, esprime "preoccupazione per gli atti avvenuti negli ultimi giorni nella zona delle palazzine Moi". L'auspicio dei pentastellati, dopo le nuove tensioni della scorsa notte, è che "prima possibile le forze dell'ordine facciano chiarezza su quanto è accaduto e individuino i responsabili, assicurandoli alla giustizia. Si condannano in modo assoluto atti di violenza e intolleranza".

Quella zona ormai è regno di clandestini. Ma non solo. Come è stato documentato più volte, il Moi è diventato anche una centrale dello spaccio. I residenti lo hanno visto e sopportano male la situazione. Le case sono occupate. Sui loro tetti anche le parabole per la televisione

 

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