E' giallo sul certificato di idoneità al volo di Lubitz

"Per l'amor di Dio, apri la porta!". Sono queste le ultime parole del comandante della Germanwings, rivelate dalla scatola nera dell'aereo caduto sulle Alpi. Lo riferisce la Bild am Sonntag. Secondo il tabloid, nella registrazione si sente urlare anche "Apri questa maledetta porta!".

Non si finisce di scavare nella vita del copilota ma prove reali non ce ne sono ha riferito Kumpa. "Non ci sono prove che abbia annunciato precedentemente le proprie intenzioni e non abbiamo trovato lettere che contengano una confessione da parte sua", ha spiegato il procuratore. Insomma non si può speculare. E quello che si continua a scoprire tra le macerie non allevia il male o la paura. La clinica universitaria di Duesseldorf ha consegnato proprio oggi alla procura - invece che venerdì come previsto - le cartelle cliniche del copilota. A confermarlo è stata una portavoce dell'ospedale, dove il 27enne era andato alcune settimane fa per il "chiarimento di una diagnosi", di cui però non sono stati forniti ulteriori dettagli e nemmeno in quale reparto sia stato. Tra febbraio e il 10 marzo, Lunitz è stato almeno in tre occasioni nelle strutture mediche. La scorsa settimana, l'ospedale ha smentito che fosse stato curato nella clinica per depressione.

Intanto è giallo sul certificato di idoneità di volo di Lubitz. Quello del 2014, ancora valido al momento della catastrofe, è stato rilasciato dall'Aeromedical center della Deutsche Lufthansa di Monaco. Ma la compagnia di volo reagisce: Lufthansa ha tre centri aeromedici, ma non ha comunque accesso agli atti. Alla fine sa soltanto se un pilota è idoneo o no e l'idoneità prevede comunque il consenso dell'ufficio federale del Luftfahrt-Bundesamt (Lba). "Lufthansa ha tre Aeromedical center e 20 medici specializzati, ma anche se un pilota si rivolge a uno di questi centri, il che peraltro non è obbligatorio, la compagnia non ha accesso agli atti medici: è a conoscenza soltanto dell'idoneità o meno a volare", fa sapere la compagnia di volo. Intanto la Bild am Sonntag ha pubblicato un'altra indiscrezione, secondo la quale qualcuno, "un buon conoscente di Lubitz", potrebbe aver avvertito la compagnia, mettendo in dubbio la capacità di volare del giovane. Una circostanza smentita dalla compagnia e non confermata dagli inquirenti: "E' assolutamente escluso che i vertici della compagnia o della flotta o qualsiasi carica rilevante sia stata raggiunta da una notizia del genere".

Secondo la Bild la ragazza di Andreas Lubitz è incinta. Titola infatti: "La ragazza di Lubitz aspetta un bambino?". Sabine L., ma il nome non è quello vero, viveva a Düsseldorf con il copilota della Germanwings. Secondo Spiegel, avrebbero voluto sposarsi. Sabine è un'insegnante di matematica e inglese, e avrebbe raccontato nella scuola in cui lavora nel Nordreno-Westfalia, qualche settimana fa, di aspettare un bambino. La coppia si era conosciuta in un Burger King di Montabaur, cittadina di origine del copilota, dove entrambi lavoravano da ragazzi. Lubitz a 18 anni aveva questo piccolo impiego, retribuito 400 euro al mese, proprio per potersi pagare le ore di volo.

Secondo tanti giornali e agenzie di stampa puo essere che aveva una malattia nascosta che è improvvisamente riemersa dopo una banale crisi di coppia, provocando una strage. Andreas Lubitz, il co-pilota dell'Airbus 320 della Germanwings che ha causato lo schianto dell'aereo con 150 persone a bordo contro una montagna francese soffriva di depressione, ma nessuno dei suoi datori di lavoro lo sapeva. ''Un giorno - aveva confidato alla ex fidanzata - farò qualcosa che cambierà completamente il sistema, e tutti conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno. Lo ha fatto - ha detto - perché si è reso conto che a causa dei suoi problemi di salute il suo grande sogno di lavorare per Lufthansa, di un lavoro come capitano e come pilota di voli a lungo raggio sarebbe stato praticamente impossibile''

''Durante i voli era una persona carina e aperta. Privatamente era molto tenero, un uomo che aveva bisogno d'amore. Era una brava persona, in grado di essere tanto dolce. Mi regalava fiori'', racconta sotto anonimato la ventiseienne, che fa l'assistente di volo. Poi il quadro cambia: ''Abbiamo parlato sempre molto anche di lavoro e in quei frangenti era un'altra persona. Si arrabbiava per le condizioni in cui dovevamo lavorare. Troppo poco denaro, paura per il contratto, troppa pressione''.

Da quando ho sentito del disastro mi torna sempre in mente una frase che ha detto. 'Un giorno farò qualcosa che cambierà l'intero sistema e tutti allora conosceranno il mio nome e se lo ricorderanno'. Non ho mai capito cosa intendesse, ma ora ha un senso''. La relazione è durata cinque mesi, in cui i due hanno spesso volato insieme e condiviso stanze d'hotel nascondendo la relazione ai colleghi, racconta Bild. ''Ci siamo conosciuti l'anno scorso su un volo, ci siamo scambiati i numeri di telefono e siamo rimasti in contatto. Di lì le cose sono cresciute, ma non ho mai voluto che diventasse ufficiale. Per questo ci incontravamo in hotel, perché non mi piace mischiare l'amore con il lavoro''.

Andreas Lubitz, il copilota del volo Germanwings schiantatosi sulle Alpi francesi, prima di iniziare la carriera professionale di pilota era stato classificato come ''a rischio suicidio'' ed era per questo in terapia. Lo ha reso noto la procura di Duesseldorf. Il trattamento psicoterapeutico era stato comunque concluso prima dell'inizio del percorso che lo ha portato alla licenza di volo professionale, ha precisato ancora il portavoce parlando durante un incontro con la stampa convocato in procura nella città tedesca.

Gli investigatori hanno trovato antidepressivi nell'appartamento di Andreas Lubitz, il copilota responsabile dello schianto dell'Airbus A320 con 150 persone a bordo. Lo riferisce il quotidiano tedesco Die Welt am Sonntag. Quest'ultimo cita uno degli investigatori il quale ha detto che Lubitz soffriva di una "grave malattia psicosomatica" e la polizia ha trovato farmaci per curarla. La stessa fonte ha aggiunto che il copilota soffriva anche di "una grave depressione e sindrome da affaticamento".

Andreas Lubitz si era sottoposto ad un trattamento perché aveva un problema agli occhi che potrebbe aver messo in pericolo la sua capacità di continuare a lavorare come pilota. Lo riferisce il New York Times che cita due fonti vicine alle indagini. La rivelazione del possibile problema agli occhi fornisce un nuovo elemento sul 28 enne pilota che ha fatto schiantare l'Airbus contro le alpi francesi con 150 persone a bordo. Non è chiaro quanto grave fosse il problema o se sia legato alle sue condizioni psicologiche.

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