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Picasso in mostra a Roma: indagine sull’immagine

La mostra “Picasso Images. Le opere, l’artista, il personaggio” e’ ospitata a Roma, nel Museo Ara Pacis, dal 14 ottobre 2016 al 19 febbraio 2017.

E’ promossa da Roma Capitale ed organizzata con Zetema Progetto Cultura. Ideazione di Electa con la collaborazione del Musee’ National Picasso.

Si tratta di un percorso a tutta immagine: duecento fotografie circa, sculture e qualche dipinto, provenienti dal Musee’ National Picasso di Parigi. Tre sono le sezioni della mostra, che vogliono approfondire il rapporto che Pablo Picasso aveva con l’immagine quale mezzo di indagine (interna ed esterna), quale strumento utile ai fini della sua arte...Anche foto-grafica-mente intesa.

Si sottolinea l’importanza del termine “foto - grafica - mente”. Di seguito ne troverete il perche’.

L'approccio alla mostra, da parte di chi scrive, e’ stato un atto formale di ricerca sull’armonia del segno grafico: la pennellata sul quadro, lo scatto del fotografo, il suono emotivo dello spettatore.

Si pensi la rassegna come lo spazio dove il tempo e’ sospeso, in senso letterale. Dove la mente e’ un'orchestra diretta da Picasso, dalla pennellata di colore che figura il quadro, dai suoi scatti… Un'esecuzione di atti musicali-emotivi suscitati al visitatore. Suono ed emozione che spesso si esprimono come una partitura di note vocaliche di ammirazione o dubbio, poi magari in silenzi. Qui il visitatore si fa strumento sonoro per approvazione, riconoscenza e stupore in universali onomatopeici commenti alle forme d’arte esposte.

La foto-grafia che mi preme scattare, l’unica, e’ la testimonianza allegata a questo articolo: un atto di sinergia artistica tra le mie ordinarie penne, che segnano passi sonori sulla personale emotiva conoscenza di pittura by Pablo Picasso, mentre scatta (e si fa scattare) segni foto-grafici. In questa mia foto si vede il profilo  di Picasso sul set del film “Le Mystere Picasso” di Henri-Georges Clouzot (fotografato presso lo studio La Victorine, Nizza 1955). Le penne sono apparizioni di suoni emotivi che stratificano l’essenza dell’artista, disperdendosi armonicamente  negli occhi di Picasso, graficamente intensi.

Altro esempio di quanto detto (ma la mostra ne offre di numerosi) sta nel dipinto che Pablo termina nella primavera 1914, “Homme a’ la pipe”. Un dipinto-pentagramma che si completa nell’improvvisazione di note colorate in successione: evoca il calore del mio djembe nel suo pur spigoloso assemblage del tempo, il quale perde valore di fronte all’opera di Pablo. Lui il tempo lo attraversa, demolisce e ricompone secondo il proprio sentire, come il musicista sperimentale, come il visitatore piu’ o meno occasionale.

Ed ancora un esempio: Pablo Picasso che suona la tromba in strada, a Vallauris (4 agosto 1955). L’artista viene fotografato nell’atto armonico di emettere suono e segno, melodia ed accompagnamento, luce ed ombra.

Ri-flessione.

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