Da Napoli a Tunisi: un ponte per l’Africa

Nei giorni scorsi presso il teatro  Italia di Acerra, in via Francesco Castaldi, organizzato dall'associazione ” Parthenope” onlus  presieduta da Vincenzo De Maria si è tenuto un evento per sottolineare gli antichi legami del popolo meridionale con la Tunisia. L'arte napoletana e quella tunisina si fondono creando un universo magico e avvolgente. Il concerto di M'Barka Ben Taleb, famosa cantante tunisina che ha eletto la nostra regione a sua residenza; l’esibizione del maestro Peppe Renella, sono stati i momenti magici della serata.  Nel foyer sono stati esposti  oggetti di alto artigianato tunisino  ed è stata collocata la mostra fotografica di Gigino Nostrale, fotografo professionista che spesso ritrae persone e paesaggi della Tunisia in una luce del tutto particolare, scoprendo aspetti insoliti e meravigliosi del Paese.

All’evento è intervenuto il nuovo Console di Tunisia a Napoli Beya Ben Abbdebaki, al quale abbiamo chiesto: quale è il significato della Sua presenza:

“Un Console viene nominato per difendere i diritti dei suoi concittadini ma anche per far apprezzare la cultura del proprio paese nella nazione in cui è accreditato. Perché la cultura è così importante? Perché la cultura costituisce un insieme di conoscenze, di competenze, di tradizioni, di usi e costumi, propri a un gruppo di uomini, ad una civiltà. La cultura si trasmette socialmente, di generazione in generazione, e non attraverso l’eredità genetica, e condiziona in gran misura i comportamenti individuali. La cultura è un insieme di fenomeni, materiali ed ideologici, che caratterizzano un gruppo etnico o una nazione, una civiltà, in contrapposizione ad un altro gruppo o un’altra nazione. Ed è per tale motivo che la cultura è riconosciuta sul piano internazionale il quarto pilastro dello sviluppo, insieme all’economia, all’ecologia e al sociale.

La diversità culturale  - ha continuato il Console Ben Abbdebaki -  è fonte di arricchimento. Una società che riconosce la diversità in maniera positiva si adopera a consolidare, per lo stesso principio, il dialogo e gli incontri, l’interculturalità, così come la lotta contro la discriminazione culturale.

Le recentissime inquietudini culturali che siamo costretti a vivere, come il progressivo aumento del terrorismo e delle violenze interetniche, la diseguaglianza tra uomini e donne, la povertà, la crisi del dialogo interculturale, le minacce all’incolumità dell’intera umanità, rendono le nostre società più rinchiuse in se stesse, incerte del loro avvenire e, allo stesso tempo, del loro passato. È dunque urgente concentrarci sulle nostre azioni mirate ad incrementare gli scambi culturali.

Ed è in questo contesto  - ha concluso il Console -  che si colloca la nostra serata tuniso-italiana, animata dalla cantante tunisina M’Barka Ben Taleb, definita dalla sfera dei giornalisti “La Leonessa del Maghreb”, nonché dall’artista italiano Peppe Renella, i quali mescoleranno i loro generi musicali tipici delle due sponde del Mediterraneo.

 

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