Persiste l'impoverimento demografico del Mezzogiorno

    

 

In primis, diciamo che il Mezzogiorno è alle prese con una fuga dei giovani che lasciano un Sud, che concede loro ben poche opportunità, in particolare,  nel mondo del lavoro. E' il Censis ad illustrare un quadro tutt'altro che incoraggiante per il Meridione: le emigrazioni incidono sulla diminuzione giovanile: in 10 anni, via 138mila under 18. Ancora, l'Istat ha affermato che è soprattutto il Sud ad essere depauperato di risorse umane preziose, anche, a vantaggio delle Regioni del Centro-Nord: solo l'anno scorso ha perso oltre, 16mila giovani laureati, più della metà provengono da Sicilia e Campania. A questo punto, vediamo cosa è bene che faccia la politica nazionale: fermare la fuga dei cervelli e l'impoverimento demografico del Mezzogiorno, risolvendo il sotto finanziamento del sistema universitario; creare un incontro produttivo tra il sistema universitario e il mondo del lavoro. In tal senso, diciamo che qualcosa si sta muovendo. Il neo ministro dell'Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi ha affermato:"Compito del Ministero è potenziare gli atenei del Sud e trattenere i cervelli in  Italia"(Cfr."Il messaggero" del 29 dicembre 2019). In conclusione, ci auguriamo che fermare la fuga dei giovani cervelli del Mezzogiorno, abbia una attuazione, immediata e costante, da parte della Politica nazionale.

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