Dal divario Nord-Sud alla Questione meridionale

La “qualità della vita”, con una classifica delle città italiane, proposta, ogni anno, dall’autorevole quotidiano “Sole 24 ore”, registra, ancora, il divario, ormai, secolare tra il Nord e il Sud del Paese Italia. Prima è Bolzano, ultima, è Reggio Calabria. Ad,onor del vero, va detto, senza mezzi termini, che il Mezzogiorno continua ad essere la parte territoriale più povera dell’Intero Paese. Vediamo perché. Il Sud ha percentuali di disoccupazione più alte, una difficile situazione creditoria, la peggiore pagella ecologica e, inferiori, livelli di studio e di formazione. Ma, attenzione, questa persistente “Questione meridionale” non è dovuta, solo, ad una mancanza secolare di una politica nazionale per il Mezzogiorno, ma, anche, al fatto, di non poco conto, che le ’elitemeridionali non hanno saputo adoperarsi, con l’autonomia concessa loro, dalla Costituzione, per impostare politiche, eccellenti, di sviluppo locale.A questo punto, va detto, anche, con fermezza, che nel Sud non manca, sia pure con opinioni diverse, di tutto rispetto, una domanda dal basso, alla politica nazionale, per una soluzione del divario, tra il Nord e il Sud del Paese. Manca, invece, dall’alto, una risposta risolutiva.

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